giovedì 13 dicembre 2007

Appello

Pubblico qui di seguito un testo pervenutomi tramite e-mail. Non conosco l'attendibilità dello stesso, viste le numerose "bufale" presenti in rete. Ma sono convinta che sensibilizzare la gente, soprattutto noi giovani, al consumo equilibrato degli alcolici sia una cosa fondamentale.

Mamma,

sono uscita con amici.
Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che
mi avevi detto:
di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che
dovevo guidare, così ho bevuto una sprite. Mi sono sentita
orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo
in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo
guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto.
Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare
senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia
macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo
immaginare, mamma, ciò che mi aspettava...
Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che
dice:'il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco'.
Mamma, la tua voce sembra cosí lontana!
Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con
tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono:
'questa ragazza non ce la fará'.
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina
non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta
velocità. Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo
morire...
Perchè le persone fanno tutto questo, mamma?
Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come
se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli
contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi,
mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a
quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i
suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia
respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere
veramente paura.
Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono
sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene.
Per questo... ti voglio bene e... addio.
Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente
all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole e il
giornalista scriveva... Scioccato. Questo giornalista ha iniziato una
campagna contro la guida in stato di ebbrezza.

Come ho anticipato poco prima non so se queste siano realmente le parole di una ragazza morente, quasi stento a crederlo. Comunque lo trovo un mezzo per ricordare anzi urlare al mondo basta con l'uso spropositato di bevande alcoliche. Siamo unici e non abbiamo bisogno di ulteriori mezzi per diventarlo. A voi il resto...

News Natalizie

Ecco a voi un piccolo squarcio delle manifestazioni artistiche e non in Italia nel mese di Dicembre 2007 diviso per regioni. Vi consiglio caldamente di visitare questo sito se avete intensione di non perdervi alcun appuntamento. Nel sito oltre a mostre e concerti numerosissime informazioni su manifestazioni di qualsiasi tipo in giro per l'Italia. Un saluto con l'augurio di un felicissimo Natale... A voi il resto

venerdì 30 novembre 2007

ItalianArt

Esiste un proverbio secondo il quale "Nè di venere nè di marte si da mai principio all'arte" proverbio, quest'ultimo, a cui io non faccio riferimento creando oggi, venerdì 30 Novembre 2007, ItalianArt blog.

Eccoci giunti alle presentazioni:

Nome: Credete sia importante? (Se lo ritenete strettamente necessario eccolo: Giorgia)
Nome in codice: (non 007) ItalianArt
Anni:25
Passioni: (rientrano tutte in un unica parola, del resto chi non ne fa) Arte.
Professione: Artista.

A questo punto, completati i cerimoniali, darei inizio al Blog.

Perchè rimandare a domani ciò che si può fare oggi, mi correggo immediatamente?!?

Per me tutto è arte. Naturalmente fuggo dall'idea che una scatola vuota abbia in sè un significato intrinseco particolare. Ma sono fortemente convinta e ferma nell'idea che per fare arte non occorrano grandi cose, grandi opere. L'arte ci accompagna quotidianamente ed appartiene ad ogni nostra azione. Si diviene artisti nascendo e vivendo, si finisce, purtroppo, a volte osservatori, lasciando ad altri la possibilità di fare arte.

Non occorre essere grandi pittori, scultori, musicisti per essere artisti. La parola arte accomuna tante discipline ma tutte queste non sono altro che tante facce di una stessa medaglia. L'artista è colui che fa parlare il proprio cuore, la propria mente, è colui che lascia fluire le proprie emozioni in un qualcosa che può essere una danza, un suono, un'idea. Non amo ricadere nei luoghi comuni. O meglio, credo che l'essere artisti appartenga a ciascuno di noi ma che, con consapevolezza ed intelligenza, non occorra in alcun modo esagerare nell'uso di tale parola.

Si è tutti artisti nel proprio intimo, ma è artista chi non pone freni alla propria arte. Chi urla il suo pensiero sopra tutto. L'importante non è essere compresi sempre, il quid necessario risiede nel continuo urlare. Per Trasmettere emozioni, idee, visioni, pensieri non occorrono decisioni prese a tavolino, non esistono manuali d'uso, tutorial, Faq. E' la nostra libertà che ci consente tale passamano.

A volte si è troppo presi dal desiderio di trasmettere qualcosa che si finisce con il non trasmettere nulla, allora perchè vivere con tale continua preoccupazione quando a volte basta lasciarsi andare!?! Naturalmente le esagerazioni sono alquanto lontane dal trasmettere a volte, e la via di mezzo non è sufficiente alla stessa maniera. Quindi

cosa può realmente aiutarci ad essere artisti?

Credo che ognuno di noi debba darsi una propria risposta e che saranno le risposte di chi ci ascolta ad aiutarci nel nostro divenire artisti. Io una risposta me la sono data. La condivido con voi che leggerete queste pagine, sperando di conoscere anche la vostra di risposta.

Per me l'unica cosa utile, l'unico punto di partenza possibile è la conoscenza di noi stessi. La conoscenza più profonda di ciò che vogliamo trasmettere. Del nostro pensiero, della nostra gioia anche, perchè no, del nostro dolore. Questa naturalmente è la mia visione dell'arte e del fare arte. Non nascondo la mia continua ricerca di punti di partenza, il mio continuo mettermi in gioco, cadere, rialzarmi e ricadere. Ma tutto ciò non è altro che il normale divenire delle cose.

Con questo vi saluto. Credo di aver scritto fin troppo, non vorrei finire per annoiare qualcuno.

A Voi il resto....